Sciamanesimo Contemporaneo
Quando le storie della nostra vita non ci legano più, scopriamo in loro qualcosa di più grande.
… La nostra vita individuale è un’espressione dell’intero mistero, e in essa possiamo riposare al centro del movimento, il centro di tutti i mondi~ Jack Kornfield, A Path with Heart
Così come hanno fatto uomini e donne di tutte le culture per millenni, ci riuniamo per entrare insieme in spazi terapeutici e di guarigione personale e di gruppo attraverso quegli Stati Non Ordinari di Coscienza che Stanislav Grof ha chiamato Stati Olotropici.
Per Stati Olotropici intende Stati che tendono verso l’Interezza, sottolineando la capacità che possiedono nel promuovere l’evoluzione e l’integrazione dell’individuo.
Sono comparabili a quelli che si sviluppano nelle pratiche spirituali o meditative, nel digiuno, nella trance sciamanica, e in tanti rituali delle culture tradizionali.
Ciò che utilizziamo per accedere agli Stati Non Ordinari di Coscienza sono elementi che le tradizioni sciamaniche e sapienziali dell’umanità hanno selezionato e messo a punto in millenni di conoscenza dell’essere umano, quelle che Mircea Eliade ha definito “le tecniche del Sacro”: il respiro, il suono, portare l’attenzione all’interno, favorire lo sblocco dell’energia nel corpo.
In questo contesto la psiche ha la straordinaria capacità di attivare il nostro “guaritore interiore” che seleziona e porta alla coscienza i contenuti inconsci con forte carica emozionale, e quindi molto importanti psicologicamente.
GLI STATI OLOTROPICI DI COSCIENZA
Tutte le culture della storia umana, ad eccezione della civiltà industriale occidentale, hanno tenuto in grande considerazione gli stati di coscienza olotropici.
Essi li hanno indotti ogni volta che volevano connettersi alle loro divinità, ad altre dimensioni della realtà e alle forze della natura.
Li hanno anche usati per diagnosticare e guarire, coltivare la percezione extrasensoriale e l’ispirazione artistica, ed hanno speso molto tempo ed energie per sviluppare metodi sicuri ed efficaci per indurli.~ Stanislav Grof, The Cosmic Game
Gli stati Olotropici offrono esperienze che hanno un immenso potenziale terapeutico, trasformativo ed evolutivo.
In essi la coscienza si espande e ci apriamo a comprendere la natura dell’esistenza.
Spesso, questi momenti includono esperienze che trascendono i confini della nostra identità individuale e dello spazio e del tempo, e ci avvicinano alla natura ultima della coscienza intangibile ed incomprensibile.
Un aspetto dell’Assoluto, che non è né personale né mentale, ma piuttosto è transpersonale e transmentale.
Sono stati e processi nei quali il senso di identità ordinario viene trasceso, e ciò determina un comprensione più profonda e ampia di chi siamo.
Ciò che spesso accompagna queste esperienze è una maggior connessione con gli altri, con la natura, il cosmo e la dimensione spirituale.
Stanislav Grof e Abraham Maslow hanno definito questa sfera della coscienza “Transpersonale” , volendo indicare con questo termine “che va al di là del confine della nostra pelle”.
In essa si trascendono i limiti ordinari del corpo e dell’ego, per connettersi con ciò che Jung ha chiamato “l’inconscio collettivo”, il regno degli Archetipi e con l’universo in generale.
Anche per noi donne e uomini contemporanei, entrare in uno spazio protetto in cui possiamo aprirci con fiducia, lasciarci andare, cambiare ritmo respiratorio, e ascoltare musica evocativa, ci aiuta con facilità ad attivare “il lato destro del cervello”, e a ridurre la dominanza della nostra parte razionale.
Così che la forza vitale in noi possa guidare il nostro sviluppo.