All’inizio di questo nuovo anno, desidero condividere una canzone che mi è sempre piaciuta. Questo pezzo mi parla dell’importanza di credere nell’intelligenza del cuore, la parte di noi che naturalmente riconosce ciò a cui è importante dare spazio nella nostra vita, e la direzione da prendere quando siamo di fronte a delle scelte.

Mi parla anche del coraggio necessario per seguire la saggezza del cuore, senza farsi fuorviare dal timore o dal buon senso, e del coraggio di metterli in pratica.

Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us, only sky

Imagine all the people
Living for today

Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion, too

Imagine all the people
Living life in peace

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one

Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man

Imagine all the people
Sharing all the world

You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one

John Lennon

 

Immagina che non ci sia nessun paradiso
È facile se ci provi
Nessun inferno sotto di noi
Sopra di noi, solo il cielo

Immagina tutte le persone
Vivere il presente

Immagina che non ci siano nazioni
Non è difficile da fare
Niente per cui uccidere o morire
E nessuna religione, per giunta

Immagina tutte le persone
Vivere la vita in pace

Potresti dire che sono un sognatore
Ma non sono l’unico
Spero che un giorno ti unirai a noi
E il mondo sarà tutto uno

Immagina nessun possesso
Mi chiedo se puoi farcela
Nessun bisogno di avidità o fame
Una fratellanza di uomini

Immagina tutte le persone
Condividere tutto il mondo

Potresti dire che sono un sognatore
Ma non sono l’unico
Spero che un giorno ti unirai a noi
E il mondo vivrà come tutto uno

 

 

Blaise Pascal diceva “Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce”. Se viviamo in questa dicotomia, possiamo sentirci in difficoltà, perché spesso la razionalità ci presenta mille buoni motivi per non seguire le intuizioni del cuore. Ma attraverso la mente razionale possiamo percepire solo alcuni aspetti della realtà, funzionali, ma che non sono gli unici importanti, e che soprattutto non sono gli unici sui quali basarsi per comprendere noi stessi e la vita, per leggere la realtà che ci circonda.
Altre culture possono darci altre prospettive. La medicina tibetana per esempio ci insegna che la mente razionale ha la funzione di “segreteria” dei sensi: riceve ed elabora le informazioni sensoriali, ma l’intelligenza che serve per prendere decisioni e comprendere i significati di ciò che proviamo e della realtà che ci circonda risiede nel cuore, che viene infatti chiamato “cuore-mente”, ed ha la capacità di integrare le informazioni elaborate dalla mente sensoriale, con quelle di altri canali, meno evidenti ma non per questo meno precisi o affidabili: l’intuizione, la percezione accurata del proprio mondo interno, i sentimenti e le emozioni, gli impulsi che nascono dai bisogni, le percezioni energetiche.

Ma non solo nelle altre culture si possono trovare tali conoscenze. Anche la psicologia transpersonale e l’esperienza olotropica confermano questa prospettiva più inclusiva.

Quando entriamo in uno stato di coscienza olotropica, accediamo alla funzione riparativa e integrativa della mente-cuore.

Allora il pensiero non è più una analisi meccanica ma diventa una consapevolezza che ha chiarezza, calore, e riflette una parte più ampia e profonda di noi stessi. Grazie a questa integrazione, possiamo aprirci ad una dimensione spirituale che non è legata all’appartenenza ad un credo religioso ma fa parte della nostra essenza più profonda, e possiamo riconoscere la verità delle parole di Padre Pierre Teilhard de Chardin, quando dice che “non siamo esseri umani che vivono un’esperienza spirituale, ma esseri spirituali che vivono un’esperienza umana”.

Così, all’alba di questo nuovo anno, perché non mettere l’intenzione di accedere alle proprie potenzialità più ampie? Di arricchire la propria vita riappropriandosi dei doni che già portiamo in noi e che solo aspettano di essere riconosciuti e accolti?
 

Ti saluto con l’augurio di un’antica preghiera della tradizione buddhista: “Possa tu essere libero dalla sofferenza, possa tu essere al sicuro, possa tu essere in pace.”

 

BUON ANNO!

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