Dove sono? Chi c’è sul palcoscenico in questo momento, quali pensieri mi stanno muovendo?
Ho scritto sullo specchio del bagno “dove sei”?
Ecco che alzo gli occhi e vedo la scritta.
Sì, sono qua, eccomi sto tornando!

Ma è importante sapere dov’ero? Per me sì, è importante, ti racconto come lo faccio e perché.

Sto imparando a non seguire il pensiero.

Quando mi accorgo che la mia mente è partita per i suoi voli pindarici, che ciò che sta facendo il mio corpo non ha niente a che fare con ciò che la mia mente sta pensando, ecco…. quando me ne accorgo lascio cadere il pensiero , persino a metà, mi sforzo di non completarlo e di tornare nel qui ed ora, tornare ai gesti che sto facendo, alle sensazioni del corpo.

chi è nello specchio

Lo specchio del bagno è un buon maestro, ma non sto lì tutto il giorno e quindi cerco comunque di farlo più spesso possibile anche durante le varie attività della giornata. Se provi ti accorgerai di quanto è difficile, ma dopo un po’ è meraviglioso, a me da un senso di “esserci”, non so come altro esprimerlo, di esserci davvero di essere viva viva. Osservo la mente e quindi non sono la mente, osservo il corpo e quindi non sono il corpo e quindi ? Sto imparando a conoscermi!

Poco prima di una sessione di Respirazione Olotropica veniamo invitati a respirare un po’ più profondamente e un po’ più velocemente del solito e, se ci sono pensieri, a permettere che siano come nuvole nel cielo che arrivano, passano e se ne vanno, o metafore simili. Sono i consigli fondamentali per entrare davvero nella sessione, il respiro è il carburante e nello stesso tempo è ciò che ci tiene connessi al corpo che è il depositario delle nostre memorie: sensazioni fisiche , emozioni, sensazioni energetiche. Lasciare cadere il pensiero, tornare al respiro continuamente.

Quando permetto al pensiero di catturare la mia attenzione e comincio a seguirlo, perdo la connessione con il respiro e consento alla mente di impadronirsi del viaggio e questo mi impedisce di affidarmi al guaritore interiore.

Perché è importante lasciare cadere il pensiero e tornare al respiro e al corpo nella vita di tutti i giorni?

I nostri pensieri ci portano continuamente nel passato o nel futuro, non è un male assoluto se siamo noi a scegliere di ricordare o fare progetti, ma il più delle volte veniamo trascinati, come un tronco da un fiume in piena, e portati chissà dove, andiamo a fondo nelle emozioni, sbattiamo contro le rocce e proviamo dolore e ci areniamo in luoghi sconosciuti in cui rischiamo di perderci.

Ritornare al respiro ed al corpo è importante perché il respiro e ciò che avviene nel corpo sta accadendo nel presente ed è nell’adesso che noi viviamo una vita vera, confrontandoci solo con ciò che sta realmente accadendo, con i reali bisogni, sensazioni, emozioni di quel momento. Vedendo le persone che abbiamo accanto per quello che sono e stanno facendo in quell’istante, senza pregiudizi, senza rancori, rimorsi, aspettative, sensi di colpa.

Liberi dal passato e dal futuro. Pienamente vivi nell’adesso.

Contributo a cura di Fiorella Timshell