Intorno alla metà del XX secolo, grazie alla scoperta fortuita della molecola dell’LSD da parte di Albert Hoffman, si aprì un’età d’oro per la psicoterapia: iniziò la ricerca sugli effetti terapeutici delle sostanze psichedeliche. Stanislav Grof, psichiatra ed esploratore della coscienza, ne è stato uno dei principali pionieri.

Complessivamente, a circa 40.000 pazienti venne somministrato l’LSD, con enormi benefici per problemi come depressione, dipendenze, e ansia legata alla morte. Grof stesso condusse direttamente circa 4.500 sedute psichedeliche durante quell’epoca d’oro. Purtroppo, la sua ricerca sugli effetti terapeutici delle sostanze psichedeliche fu interrotta a seguito del famigerato divieto delle sostanze psicoattive nel 1971.

Nonostante questo Grof, che compirà 94 anni il 1 luglio, ha continuato a influenzare i campi della psichiatria e della psicologia; insieme alla moglie, Grof sviluppò infatti un nuovo metodo per indurre stati di tipo psichedelico con una semplice tecnica di respirazione, che chiamarono Grof Breathwork, o Respirazione Olotropica.

 

Grof Grey

Chi è Stanislav Grof?

All’inizio della sua carriera, Grof si interessò alla psichiatria e alla psicoanalisi freudiana mentre studiava medicina. Tuttavia, mentre Grof completava il suo dottorato di ricerca a Praga, la Cecoslovacchia divenne un centro di ricerca psichedelica.

Fu lì che, nei suoi primi anni come ricercatore, Grof e i suoi colleghi condussero numerose sedute sugli effetti delle triptamine come il DMT e l’LSD. Questo lavoro fondamentale mirava semplicemente a capire quali effetti queste sostanze potessero indurre: era senza dubbio un periodo entusiasmante per essere uno psichiatra, quando queste sostanze stavano appena iniziando a influenzare la medicina occidentale.

immagine di Alex Grey

Ciò che affascinava Grof delle sostanze psichedeliche era la loro capacità di alterare radicalmente lo stato di coscienza di un individuo. Dopo aver assunto 200 microgrammi di LSD, una persona “perfettamente normale” poteva entrare in stati di allucinazione profonda per otto ore, per poi tornare alla normalità al termine del viaggio (anche se, probabilmente, quell’esperienza avrebbe influenzato per sempre la sua vita).

“L’LSD è un catalizzatore, e un amplificatore dei processi mentali”, disse. “Se usato correttamente, potrebbe diventare per la psichiatria qualcosa di simile a ciò che il microscopio è stato per la biologia, o il telescopio per l’astronomia”.

Assistere a questo cambiamento cataclismico nella coscienza andava certamente di pari passo con l’interesse di Grof per la psicoanalisi. Finalmente c’era un modo per permettere al subconscio di emergere in superficie.

 

Un pioniere della terapia psichedelica

Lo psichiatra era dedito alla causa; al culmine del suo periodo in Cecoslovacchia, Grof conduceva due sedute di LSD al giorno. Dopo aver trascorso sette anni come ricercatore principale in questo ambito, Grof si trasferì negli Stati Uniti per continuare il suo lavoro pionieristico.

Durante il suo periodo negli Stati Uniti, ricoprì posizioni di prestigio sia presso la Johns Hopkins University che presso il Maryland Psychiatric Research Centre. Questo, unito al periodo trascorso in Cecoslovacchia, portò a quattordici anni di ricerca nel mondo delle sostanze psichedeliche.

Con 4.500 sedute di LSD all’attivo, Grof pose le basi per il gold standard della terapia psichedelica. Lo scopo di Grof era quello di facilitare le sedute, offrendo uno spazio al paziente, mentre questi veniva incoraggiato a intraprendere un viaggio interiore. Mascherine e una playlist selezionata di musica costituivano l’arsenale dello psichiatria, dove, a suo dire, aveva ottenuto un enorme successo:

“Ero fermamente convinto che l’analisi assistita dall’LSD potesse approfondire, intensificare e accelerare il processo terapeutico…”

 

La vita dopo il proibizionismo

Nonostante i successi ottenuti, il famigerato divieto delle sostanze psicoattive interruppe la ricerca pionieristica condotta da Grof. Naturalmente egli, insieme a molti dei suoi colleghi, riteneva che il divieto non fosse giustificato:

“Proibendo la ricerca psichedelica non solo abbiamo rinunciato allo studio di una o più sostanze interessanti, ma abbiamo anche abbandonato uno degli approcci più promettenti alla comprensione della mente e della coscienza umana”.

Gli strumenti della psichiatria occidentale non potevano competere con il potenziale delle sostanze psichedeliche nello svelare il subconscio. Come poteva Grof tornare a questi metodi inefficaci dopo aver esplorato con successo il territorio della psiche umana?

La risposta è: non poteva.

Dopo il suo ultimo lavoro sulla costa orientale, Grof divenne borsista residente presso l’Esalen Institute in California nel 1973. Fu lì che, insieme alla moglie Christina, sviluppò la respirazione olotropica.

“Questo processo apparentemente semplice, che combina respirazione, musica evocativa e altre forme di suono, lavoro corporeo ed espressione artistica, ha uno straordinario potenziale per aprire la strada all’esplorazione dell’intero spettro del mondo interiore”, ha affermato.

stanislav grof e Christina grof

la respirazione olotropica

Olotropico significa letteralmente “muoversi verso la totalità”, con etimologia greca (holos che significa intero e trepein che significa muoversi nella direzione di qualcosa). Il respiro si riferisce alla respirazione accelerata che caratterizza il processo.

Proprio come nella classica terapia psichedelica, chi “respira” si sdraia su un tappetino con una mascherina e ascolta una playlist accuratamente selezionata di musica evocativa. Dei “sitters” accompagnano il “breather” per tenere lo spazio e assisterlo se necessario.

Le sessioni si concludono poi con condivisioni e disegni, permettendo alle persone di comunicare la natura ineffabile della loro esperienza.

Fin dall’inizio di questa tecnica, Grof e sua moglie hanno viaggiato in tutto il mondo insegnando il Respiro Olotropico a praticanti e pazienti. Tuttavia, sono state condotte poche ricerche formali sugli effetti della Respirazione Olotropica.

Il grof legacy training

Oggi il rinnovato interesse verso il grande potenziale terapeutico offerto dagli stati espansi di coscienza incoraggia le persone ad avvicinarsi al potenziale curativo del respiro.

Con migliaia di sessioni di LSD condotte e innumerevoli libri pubblicati, Grof ha un’enorme eredità psichedelica da offrire, ed è con questo scopo che ha fondato il Grof Legacy Training. Attualmente egli risiede negli Stati Uniti e in Germania, e con l’aiuto della moglie Brigitte, continua a organizzare i percorsi formativi di Grof Breathwork, per formare i facilitatori in questo metodo straordinario.

Brigitte grof
formazione respirazione olotropica